Il Progetto

A seguito della pandemia il rischio di povertà ed emarginazione sociale è incrementato significativamente nel nostro paese e il tema dell’abitare risulta essere  centrale nella crescita delle diseguaglianze sociali.

L’Abitare non può essere concepito solo come casa ma è soprattutto l’insieme dei servizi, degli spazi pubblici, delle aree verdi e riguarda anche l’accessibilità e la qualità della forma urbana. La città infatti produce discriminazione anche tramite l’organizzazione dello spazio: abitare vuol dire dunque potersi riappropriare dei luoghi del quartiere, dando anche un valore simbolico a quei luoghi densi di significato. Il quartiere non è solo un luogo fisico, ma luogo di relazioni di incontro e, a volte, di conflitto

In questo contesto N.O.I. per la Casa Biella intende sperimentare nell’arco di 24 mesi interventi di riqualificazione urbana, sociale e di rieducazione della comunità partendo dal cuore del quartiere Villaggio Lamarmora.

“N.O.I. (Nucleo Operativo Integrato) per la Casa” è un progetto regionale che, nel biellese, vede impegnati un gruppo di realtà territoriali che da sempre lavorano per generale comunità accoglienti ed inclusive: Cooperativa Sociale Maria cecilia (capofila), Consorzio Il Filo da Tessere, l’Associazione Casa di Giorno, l’Associazione Arcobaleno, l’Associazione Hope Club e l’Associazione la Rete.

Il Progetto intende:

Attivare “politiche di quartiere” e sviluppare soluzioni per l’accompagnamento sociale, per innescare la rigenerazione del tessuto socioeconomico ed il coinvolgimento della popolazione, con particolare attenzione per i soggetti più vulnerabili (anziani, disabili, bambini ecc.);

Restituire protagonismo e bellezza all’ importante comunità del villaggio Lamarmora, fatta di luoghi e di persone che hanno bisogno di essere riconosciuti e  valorizzati;

Promuovere il benessere comunitario, del buon vicinato e del singolo.

Un progetto dedicato a tutta la comunità del quartiere Villaggio Lamarmora di Biella che prevede di raggiungere almeno 1.600 persone tra destinatari diretti e indiretti, di cui almeno il 30% di nazionalità straniera e una parità di partecipazione tra donne e uomini per ogni attività pianificata.

Cambiamento culturale

Servizi abitativi

Relazioni sociali

Amministrazione condivisa